Giuseppe Cappello è nato a Roma nel 1969. Dopo gli studi classici si è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” dove si è laureato in Filosofia. Quindi si è abilitato all’insegnamento per la cattedra di Filosofia e Storia nelle scuole superiori e insegna da più anni al Liceo (vedi Sezione Filosofia per le videolezioni sui filosofi). Collabora in maniera continuativa con le riviste Education 2.0 diretta da Luigi Berlinguer, Loewithiana diretta da Marco Bruni dell’Università San Raffaele di Milano e Phenomenology Lab diretta da Roberta De Monticelli. Nel 2021 ha pubblicato Il mondo dei filosofi. Visioni e testi della ricerca filosofica dalle origini all’età contemporanea, Armando Editore.
Insieme agli studi di filosofia e all’insegnamento coltiva un costante interesse per la letteratura e per la scrittura poetica; in questo senso ha pubblicato i suoi lavori su diverse riviste fra cui “Astolfo” dell’Università di Torino diretta dal Professor Bàrberi Squarotti e quindi (vedi Sezione Pubblicazioni) in diverse sillogi monografiche. Nel giugno del 2016 ha riunito, dopo una meditazione stilistica e una ponderata organizzazione strutturale, tutte le poesie pubblicate nei lavori precedenti nella silloge Dì d’infinito (Edizioni del Faro); quindi, nel dicembre del 2016, ha pubblicato la silloge Vita nuova (Ladolfi Editore) dedicata alla nascita della figlia e alla scomparsa del padre; nel 2019 ha pubblicato l’ultima raccolta poetica I canti della polis (Edizioni del Faro) le cui liriche hanno per oggetto i temi più stringenti della contemporaneità sociale e la loro ricaduta sulle esistenze individuali. Questi ultimi due libri sono confluiti, insieme a ulteriori poesie inedite, nella raccolta Dì d’infinito Vol. 2, Edizioni del Faro 2021.
Di queste pubblicazioni si sono occupati importanti critici letterari e poeti stessi; quindi, la poesia I cromatismi del Tyne, dedicata a Sting, è stata pubblicata, nella sua versione inglese, sul sito ufficiale del musicista inglese (vedi Sezione Riconoscimenti). Scrive uno dei più grandi critici letterari italiani, il Professor Giorgio Bàrberi Squarotti: «poesie fra gioco e visione, miti e paesaggi (splendidi quelli inglesi); riflessioni e una straordinaria ricchezza di immagini e di metafore»; e il poeta e critico letterario (Medaglia d’oro per cultura della Presidenza della Repubblica) Dante Maffia: «versi in cui si trova quella necessaria ricchezza di antico che fa moderna e nuova la poesia. Miti antichi e dei nostri tempi, assonanze d’un passato sapientemente rigenerato con colpi d’ala e con adesione perfetta. Alcune delle poesie hanno le fermezza e la serenità espressiva dei greci e tuttavia, con scatti repentini, ci portano all’oggi, e fotografano i processi interiori che stanno dentro di noi in continuo fermento» (vedi Sezione Poesie per leggere alcune poesie).
Questa interazione fra sensibilità per l’antico, in particolare per il mondo greco, e attenzione alla contemporaneità hanno peraltro rivolto l’attività letteraria di Giuseppe Cappello a scrivere oramai quasi da un decennio sugli sviluppi della vita pubblica, nei suoi risvolti politici, sociali, etici e culturali, con interventi frequenti, sui quotidiani nazionali de la Repubblica, l’Espresso il Riformista, l’Unità, il Fatto Quotidiano, la Stampa, Domani (vedi Sezione Res Publica); gli scritti sono confluiti in una prima pubblicazione dal titolo Caro Direttore. Un decennio di cronache e riflessioni su politica, società e cultura nell’interlocuzione di un cittadino con i più importanti quotidiani nazionali (Aracne Editrice 2018).
La sensibilità per il mondo classico e la convinzione del suo imprescindibile riferimento per la formazione del contemporaneo è anche la fonte da cui ha origine la pubblicazione Viaggio in Grecia. Un itinerario fotografico della Grecia classica con a fronte storia, miti, letteratura e filosofia dell’antica civiltà ellenica. (Edizioni del Faro 2015) che testimonia bene l’attitudine generale del poeta, dell’insegnante e dell’osservatore della contemporaneità che si muove continuamente fra la ricerca raffinata e l’esigenza della comunicazione e della condivisione.
Fra il 2019 e il 2020 ha cominciato una collaborazione con il pianista Alessandro Conti che ha dato luogo alla costituzione del recital fra musica e poesia Inaferando più volte già rappresentato in diverse istituzioni di prestigio (vedi Sezione Poesie). Il recital è costituito da momenti di lettura in cui Giuseppe Cappello legge le sue poesie più rappresentative sulle musiche di Glass, Ligeti, Frank eseguite dal maestro Alessandro Conti e da momenti in cui Alessandro Conti interpreta autonomamente brani che spaziano fra la tradizione classica (Schumann, Debussy, Chopin) e il contemporaneo (con un particolare riferimento ai compositori Philip Glass e David Chaillou).
Nel 2022 ha pubblicato il libro Dai Greci ai Police. Miscellanea di un’educazione fra racconti, viaggi, tesi di laurea, articoli filosofici, poesia e musica (Ladolfi Editore). Una miscellanea che costituisce una sorta di romanzo di formazione e di espressione in cui l’autore tesaurizza e fissa, in una scrittura di varia estrazione fra racconti, reportage di viaggio da una terra d’elezione, estratti della tesi di laurea, articoli filosofici, musica e poesia, quelli che sono stati e continuano a essere i momenti centrali di una certa educazione e di un certo «vivaio di attività spirituali e creatrici»; educazione e vivaio spirituale, si potrebbe dire, “del secolo scorso”, che, a fronte di quanto oggi si va imponendo tra frantumazione e tecnicalizzazione tanto del sapere così come dell’individuo, si costituisce irriducibilmente nella prospettiva della «missione universale» dell’essere umano ovvero della sua realizzazione come cultura e relazione.
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