Giuseppe Cappello, Le danze dell'anima, Aletti Editore
Le poesie che si dispiegano lungo le pagine di questo libro costituiscono la rappresentazione lirica dell’itinerario spirituale attraverso il quale si è liberato per più di un decennio il respiro della mia anima. E’ stato un percorso che ha avuto nella figura femminile il puntuale interlocutore grazie a cui l’anima ha vissuto fino in fondo, fino alla sublimazione nell’ideale, quelle che sono le esperienze costitutive nella formazione dell’individuo. Grazie ad un volto o ad una voce femminile, l’anima ha dischiuso l’immaginazione fino alla forma eterea della bellezza, fino al cospetto della dea Afrodite. In virtù di un discorso figlio del labbro femminile, l’anima ha dischiuso l’immaginazione fino all’eterea forma dell’intelligenza, fino al cospetto della dea Atena. Per la via dell’impegno nella comprensione e nella compassione di una storia femminile, l’anima ha dischiuso la mente e la carne fino alle forme della morale e della carità, fino fra le vie e le piazze della antica Atene, per l’incontro con la figura di Socrate; e fino alle strade della Terrasanta, per l’incontro con la figura di Cristo. E’ in virtù, dunque, dell’incontro con la figura femminile che la mia anima ha potuto vivere, oltre che conoscere, quelle esperienze che trapuntano la coscienza universale dell’uomo. Sennonché, proprio in virtù delle crisi nei rapporti con questa figura, l’anima ha scoperto nella bellezza, nella intelligenza, nella morale e nella carità, iridescenze a lei congenite e originarie. Fino alla consapevolezza di sapere scorgere e vivere questi valori fra volti, parole e storie femminili, intanto di averli innanzitutto in se stessa. Il bagliore dell’io negli inverni baltici di Königsberg. Sono state queste appunto le danze dell’anima, le danze dell’immaginazione fra volti, discorsi e storie di figure femminili; e poi, le danze dell’immaginazione da questi volti, discorsi e storie, al suo volto, alla sua parola, alla sua storia. Per la comprensione ultima che di bellezza, intelligenza, morale e carità, le iridescenze più luminose che possano scandire la vita dell’uomo, ogni individuo ha esperienza, conoscenza e letizia, solo nel gioco continuo delle danze con l’altro.