Benvenuta Europa
Scrivo queste righe sulle elezioni europee prima che i seggi si chiudano; in questo caso ha un senso farlo prima, anche un’ora prima che i seggi si chiudano. Ciò che di più importante doveva accadere già lo sappiamo. Il dato dell’affluenza infatti ci dà il segno che ormai gli Europei hanno capito che le loro vere elezioni politiche sono le elezioni europee. Le elezioni nazionali diverranno sempre di più elezioni amministrative. Con il che ci sembra di poter dire che ormai l’Europa non è solo una costruzione economica; stiamo entrando nel tempo dell’Europa politica. Al di là di chi vincerà queste elezioni. Dai primi exit poll sembra che il blocco popolare bene o male tenga e quello social-democratico sia in difficoltà. Sennonché a mio avviso i popolari e i socialdemocratici dovranno ora prendere atto di appartenere a un’unica famiglia politica e unirsi in un partito democratico. Un partito democratico che dovrà certo rinnovarsi e prendere in mano i valori dei progressisti europei. Quelli della democrazia liberal-socialista. Ai Verdi, a mio avviso, spetterà sempre di più interpretare i valori della sinistra di una volta che, come ci suggerisce anche il maggio metereologico che stiamo vivendo, dovrà sempre di più essere l’interprete della misura dei rapporti fra il capitalismo e la questione ambientale. Che non è un problema dell’ambiente in se stesso ma della sopravvivenza dell’uomo sulla terra. L’umanesimo oggi è consapevolezza del rapporto dell’uomo con la sua casa; la sua oikia. L’umanesimo oggi è ecologia. Poi si costituirà, ma forse è già pronto, un partito conservatore: quello di Le Pen, Salvini, Orban e la loro galassia. Il potere, comunque non egemone, farà intendere anche a loro cosa significa l’Europa. E’ giusto che vadano a costituire i repubblicani degli Stati Uniti d’Europa. Per quanto riguarda strettamente l’Italia, i 5S dovranno farci capire da che porta pensano di collocarsi. Comunque, al di là delle questioni nazionali e dei numeri di fronte a cui saremo domani mattina, credo che questo sia il senso, lo spirito, di ciò che si va compiendo in queste ore probabilmente epocali perché anche l’Europa possa schierarsi nel panorama internazionale con il ruolo che gli compete.