La scelta del costume: polis o territorio
(pubblicato su Unità online del 11/04/2010 e Riformista del 14/04/2010)
La politica, fino al secolo scorso, aveva ancora il primato sull’economia. E la legge della politica è appunto il politeuein, il vivere insieme. Se c’è una cifra che, invece, ha cominciato a costituire, nel segno di un nuovo totalitarismo, il costume di questo nuovo secolo è quello del primato dell’economia sulla politica; e la legge dell’economia è il guardare ai propri affari, l’idioteuein. E’ un secolo, questo nuovo, che si è aperto con l’abito dell’idiozia e la sofferenza che ciò genera in un animale politico, quale è per natura l’uomo, ha cercato subito, in vista della ricostruzione di una comunità, delle risposte: negli Stati Uniti quella intelligente e tenace di Obama, in Italia non si va oltre il “territorio”. Ma il territorio è un concetto animalesco, il territorio è quello che demarca il quadrupede con i propri bisogni; e quando è diventato qualcosa degli uomini, “la terra e il sangue” dei nazisti, ha comprovato la sua disumanità; la comune appartenenza, per gli uomini, passa attraverso l’orizzonte della polis, lì dove si discute, ci si scontra, si media nella legge e in virtù di questa attività ci si integra in una sintesi di civiltà.