Alessandro Quasimodo legge I cromatismi del Tyne (a Sting)
Alessandro Quasimodo, attore teatrale e figlio del Premio Nobel per la Letteratura Alessandro Quasimodo, legge la poesia di Giuseppe Cappello dedicata a Sting e intitolata I cromatismi del Tyne (a seguire il testo scritto)
La poesia è contenuta nella raccolta poetica Dì d’infinito (Trento 2016) che si articola in tre libri.
I CROMATISMI DEL TYNE
Il ferro dei binari inchioda il grigio uggioso del cielo sulla città del Tyne
Il sibilo arrugginito degli scambi
Stridono i freni sugli ultimi metri della corsa
Scendono con gli strusci neri del carbone sulle guance
La cipria della fatica sul volto dei minatori
Lentamente avvolge le strade la scura cosmesi della notte
Nel locale, fra il fumo, le birre e lo slang,
una voce e il ferro delle quattro corde
Inchiodano la notte alle leggi del cielo
Armonie che tessono le danze dei pianeti nel firmamento
Nelle carni delle nebbie e del carbone, del ferro e della pioggia,
scorre fra le anime il bagliore del blues