Giuseppe Cappello, Il gioco del cosmo, Aletti Editore
Giuseppe Cappello, Il gioco del cosmo, Aletti Editore 2011
In questa sua terza raccolta di poesie, che segue a Le danze dell’anima (Aletti 2006) e Il canto del tempo (Aletti 2010), l’autore canta nel segno del verso la sua visione naturalistica della realtà, l’esperienza dell’insegnamento e il sentimento dell’amicizia; quest’ultimo in una suggestiva metafora fra la sua dimensione umana e il paradigma cosmologico della filosofia pitagorica. Qui di seguito Il respiro cosmico dell’amicizia, poesia che apre proprio l’ultima parte del libro, quella dedicata appunto al tema dell’amicizia: Intorno al fuoco centrale le nostre rivoluzioni / Ognuno con la sua e altra rotazione / Si muovono le mani nel passo dell’aracnide / E tesse la sua tela lo spiderman del web / Su ogni punto si stringe la confutazione / E inchioda il contrappunto fra le maglie del diritto/ In punta dei piedi sul limite della vita / Nella chimica di un sogno d’Asclepio sottrae un respiro ad Ade / Uno sguardo ai panni della primavera d’Arno / E dona alle parole l’abito per l’inverno del Tamigi / Infonde alle parole il ritmo del decollo / Nell’etere una storia in cui ognuno legge i propri giorni / Sgrana il rosario nel monastero del concetto / Tutte più utili ma superiore a ognuna la preghiera del puro essere / Sul brigantino del pensiero lungo i mari della generazione / Nella pagina della selezione la vela della scienza / Fra i banchi il sudore maieutico di un ostetrico del pensiero / Dal lavoro su una giovane chora la meraviglia eidetica delle korai / Ognuno a sciogliere la contrazione dell’astro del no / Ognuno con la sua e altra rotazione / Negli effluvi del vento solare il respiro cosmico dell’amicizia













