L’impasse giacobina del M5S
(pubblicato su la Stampa del 15/01/2016 e la Repubblica del 20/01/2016)
Credo che il M5S sia intervenuto, in questi ultimi anni, come elemento positivo nella vita politica italiana; sennonché di fronte all’esame di maturità della pars costruens che sempre più lo incalza, credo altrettanto che in quel Movimento non possano pensare di governare con il metodo Quarto. Se a Roma, Torino, Milano e Bologna, individui più o meno criminali tenteranno di infiltrarlo, cosa che avverrà sicuramente, cosa faranno? Pensano, i Cinque Stelle, di mandarci a votare ogniqualvolta che scopriranno di essere infiltrabili anche se non infiltrati come nel caso della povera Rosa Capuozzo? Abbandonata nel segno del fanatismo morale del Direttorio lì dove invece andava sostenuta, perché legalmente sostenibile, in quello dell’oculatezza politica ai fini di una buona amministrazione del territorio. Questo è il giacobinismo non idoneo a qualsiasi prova di governo che se il M5S non riuscirà presto a emendare lo farà implodere. Con il danno per tutto il sistema politico italiano.