Platone e i vaccini
Nei suoi dialoghi, Platone ci dice, da un capo all’altro, che la politica di deve costituire, al di là dell’opinione, come scienza. E spesso, a modello della scienza, il filosofo porta, nei dialoghi (si legga per esempio il Gorgia), proprio la medicina. Sennonché l’assiomatica risoluzione della politica nella filosofia ovvero nella scienza con la conseguente critica alla democrazia (il governo del popolo) in nome della noocrazia (il governo dell’intelletto) è stata molto stigmatizzata nel corso dei secoli. Soprattutto in epoca moderna, con l’affermazione della democrazia anglosassone, molto si è discusso sulla possibilità e la liceità della politica a costituirsi come una scienza e a riconoscere nei filosofi i medici, legislatori addirittura chirurgici, della società. Se questo, di fronte agli occhi di Karl Popper, ne La società aperta e i suoi nemici, poteva sembrare un paradosso, oggi siamo al paradosso opposto. Nonostante il discredito in cui versa la politica, si vorrebbe che la medicina si costituisca secondo lo statuto epistemologico della politica ovvero a quel paradigma ben espresso dall’enunciato sofistico secondo cui «ognuno è misura di tutte le cose». Non precorriamo i tempi, ma non ci sorprenderemmo se un giorno ognuno, imbeccato magari dal demagogo di turno, penserà di dire la sua su come si debba costruire un edificio; su come magari, finanche, si debba risolvere un’equazione. Tremino insomma i matematici, che dopo il cosiddetto popolo no vax non è detto che a breve non tocchi a loro di rendere conto di teoremi ed incognite a un futuribile popolo no-x! Per l’intanto comunque, prima dell’avvento di questa repubblica del sapere universale, si potrebbe riprendere a fare nella prospettiva del buon senso: il corpo politico dei cittadini, nel segno della democrazia e dell’opinabile, scelga se, ad esempio, la sanità debba essere pubblica o privata oppure pubblica e privata; nei differenti casi poi, nel segno della scienza e della competenza, saranno i medici, dentro qualsiasi tipo di struttura sanitaria, a sapere quello che si deve fare nei confronti del corpo umano.