Sinistra. L’ultimo augurio
(pubblicato su ”il Riformista” on line del 09/06/2009)
Caro direttore,
rispondo brevemente alla domanda posta dal Riformista su quale sia la strada che il Pd dovrebbe prendere dopo questa ulteriore sconfitta elettorale. Credo che innanzitutto si debba dire quello che il Pd non dovrebbe fare: aprire il fronte interno e togliere la segreteria a Franceschini a cui si deve piuttosto riconoscere di aver limitato i danni e di non essere stato colui a cui si dovrà imputare la conflagrazione finale. Purtroppo però, dietro le quinte, i geni del male, la catastrofica miscela di mediocrità e supponenza, sono già alle prese con il compito storico per cui lavorano ormai da quindici anni e non c’è ragione per non credere che porteranno a termine il loro capolavoro alle elezioni regionali del prossimo anno. A queste, per indicare invece una proposta costruttiva, il Pd si dovrebbe avvicinare, a mio avviso, nel segno della coesione sotto la segreteria di Franceschini e di un’alleanza politica riformista con l’Italia dei Valori e Sinistra e Libertà. In questo senso, l’augurio è che nel Pd e col Pd ognuno sia richiamato a quel senso di responsabilità che finora hanno dimostrato solo gli elettori in cui, soli e coriacei, non si è esaurita ancora la spinta propulsiva di Moro e Berlinguer.